Il Festival

Il Festival

Tutto ha inizio nel 2006, quando la piccola cittadina di Pietramontecorvino ospita un concerto del Maestro Enzo Avitabile. Un gruppo di amici accompagnò il Maestro Avitabile per le vie e le chiese dello splendido Borgo Terravecchia e giunti nei pressi del cortile della Torre Normanna esternarono l’idea di voler realizzare un festival etnico. Il maestro Avitabile, guardando i ragazzi negli occhi disse: Ma a chi stat aspittann?!! Da lì, il chiodo fisso di questi “4 amici amici al bar” che, uniti dalla passione per la musica e dall’amore per la propria terra, decide di animare e valorizzare il borgo “Terravecchia”, trasformando cosi, nell’anno 2007, il centro medievale di Pietramontecorvino nel “BORGO DELLA MUSICA”.

Nasce così il “TERRAVECCHIA FESTIVAL” un progetto che mira a tutelare, scoprire e valorizzare il territorio dei Monti Dauni usando come mezzo universale di comunicazione “la musica”.

Inizialmente il nome del Festival era “Terravecchia in Folk”, ma nelle varie edizioni, l’evento, è stato incrementato con diverse rassegne musicali e non (passando dal folk alla world music, musica di strada, musica d’autore, dub, reggae, elettronica e con diversi dj set) diventando cosi un contenitore di contaminazioni; da qui l’idea di cambiare il nome in “TERRAVECCHIA FESTIVAL”.

Fin dalle origini il TVF ha puntato molto su approfondimenti culturali e studio delle tradizioni, sposando “l’abbraccio tra Monti Dauni e Gargano” e, dedicando a questo tema, convegni ed approfondimenti. Da qui sono nate cooproduzioni musicali, artistiche e la realizzazione di prime nazionali. Particolare attenzione è stata data alla tradizione degli “Sciàmbule” (canti dell’altalena) stipulando un primo protocollo d’intesa, fortemente voluto dalla Direzione Artistica del festival e firmato dai Comuni in cui questa tradizione era presente: Pietramontecorvino, Volturino e Biccari. Di questo lavoro, ne ha fatto la propria bandiera e se ad oggi si parla ancora di Sciàmbule è grazie al lavoro effettuato del Dott. Raffaele Iannantuono, studioso e cultore degli Scàmbule e dagli operatori di quest’associazione.

Negli anni il Festival è andato via via crescendo con numerose collaborazioni con Associazioni Culturali Regionali ed extraregionali ( Terra Mia, Pro-Loco Pietramontecorvino, A Crap Z’E’ sciot, ACT Monti Dauni, Tarantula Garganica, Centro studi Marco Josto Augus) e ha visto la collaborazione e successivi gemellaggi con diversi festival (Festival Troia Teatro, Festival dei Monti Dauni, Troia Music Fest, Suoni in Cava di Apricena, Il Raduno dei Suonatori di Tarantella, Riccia Folk) fino ad arrivare ad un “fermo biologico” avuto nell’anno 2014 con la sua ottava edizione; per poi riprendere nell’anno 2018 con un festival a costo zero. Giunto ormai alla sua undicesima edizione, continuerà, con i suoi tanti progetti in cantiere e non soltanto in ambito musicale e culturale, ad animare le vie e le piazze del meraviglioso Borgo Terravecchia di Pietramontecorvino…